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Jeep Wrangler 4xe Rubicon – Il passeggero oscuro

12 Agosto 2025
Elaborazioni

Se Dexter Morgan avesse scelto un’auto per accompagnare le sue notti, non sarebbe stata di certo un’anonima berlina grigia



Testo e foto Matteo Marinelli


Avrebbe scelto qualcosa che, come lui, potesse muoversi nel fango senza sporcarsi. Una Jeep Wrangler 4xe Rubicon allestita con precisione chirurgica, capace di nascondere la sua brutalità sotto una superficie elegante e sofisticata. Un mezzo perfetto per un ematologo di giorno… e cacciatore di mostri la notte.

Il cuore di questo allestimento pulsa grazie a un assetto FOX Factory Series 3.0 Race Internal Bypass, con escursione variabile da 3,5 a 4,5 pollici. Non è solo un upgrade: è la differenza tra il controllo e il caos. Come Dexter, la Jeep non lascia nulla al caso — ogni sobbalzo, ogni asperità, viene assorbita con freddezza. I puntoni Teraflex Alpine, le barre Panhard rinforzate Synergy e il kit biellette PWG completano l’architettura della precisione.



Esteticamente è un’eleganza minacciosa. Un total black lucido come le scarpe di un serial killer metodico, abbinato a cerchi FUEL diamantati che riflettono la luce come la lama di un bisturi. Gli 8 fari a LED sulla barra Mopar non sono lì solo per illuminare: sono gli occhi del “passeggero oscuro”, pronti a scrutare ogni dettaglio del buio. I fari posteriori slim Oracle e le frecce fumé non fanno altro che aggiungere un tocco di inquietante raffinatezza.



Gli interni — ordinati, razionali — nascondono tutto ciò che serve. Vani portaoggetti, borse posteriori, kit completi per ogni missione, che sia un viaggio nella natura selvaggia… o qualcos’altro. Una vera officina mobile del controllo e dell’adattabilità, perfetta per trasportare attrezzature fotografiche, strumenti da campeggio o — nel caso di Dexter — qualcosa di più sinistro.

Il motore 4xe, silenzioso come una barca nel porto di Miami alle 3 di notte, garantisce un’andatura impeccabile. Forse non ha il ringhio animalesco di un V6 o di un 6 cilindri in linea, ma questo Wrangler si fa notare eccome; e la centralina mappata e la gestione del cambio ottimizzata rendono il tutto fluido ed efficiente.

La Jeep è omologata per pneumatici fino a 37”, ma oggi calza delle 35” — pronte a mordere qualsiasi superficie senza esitazione. I paraurti rinforzati Rock’s, il verricello WARN VR12, lo snorkel laterale e il compressore bicilindrico ARB completano un assetto pronto a tutto. Nessuna via è impraticabile, nessun sentiero troppo remoto.

A rendere il tutto ancora più funzionale — e maniacalmente ordinato — ci pensa la pulsantiera Mopar, vera e propria centrale di controllo per chi ha bisogno di avere tutto a portata di dito. Pedane rinforzate, parafanghi high fender, e un tetto apribile con la possibilità di montare una tenda da viaggio completano un mezzo pronto e probabilmente destinato ai viaggi outdoor.

Ogni dettaglio è stato pensato con maniacale precisione: dai tamponi finecorsa che controllano le escursioni estreme, ai parafanghini interni sagomati con cura. Le maniglie delle porte, i ganci cofano, l’antenna e i predellini laterali firmati Fury Off Road sembrano piccoli tocchi, ma sono la firma estetica del controllo assoluto. Sul retro, un cancello posteriore rinforzato con portaruota Smittybilt e un terzo stop Rigid a LED con funzione retro e luce supplementare chiudono la scena con funzionalità e potenza.



Eleganza e cattiveria. Silenziosità e potenza. Controllo e istinto.


Tutto è al suo posto. Tutto è giustificato e ben pianificato dalle menti diaboliche di Gabriele Biffi e Gianluca Mancuso per un allestimento firmato Power Garage.

Questa Jeep mi ha fatto venire in mente la serie TV – Dexter (per chi non l’avesse vista… che cosa?), perché non è solo un’auto: è un alter ego. Così come il protagonista della serie e il suo passeggero oscuro, che riescono a essere, al tempo stesso, ciò che il mondo vuole vedere e a nascondere perfettamente ciò che sono davvero.

Vettura allestita e omologata da Power Garage.

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