Dacia Duster 2024, il low cost che piace alle persone “normali”

Il nuovo Duster rilancia la soluzione bifuel benzina/Gpl che rappresenta un successo per Dacia, che rinuncia definitivamente al diesel

Con il nuovo Duster, Dacia sembra aver pensato proprio a tutto, massimizzando gli sforzi e ottenendo un prodotto moderno sia da un punto di vista estetico che dal lato tecnico. Un’auto che si dimostra prestante e accattivante, mantenendo invariati i listini, a differenza di quasi tutte le altre Case.

Le motorizzazioni

Una delle soluzioni migliorate è rappresentata dal Duster in edizione Eco-G 100 che monta il motore da 999 cc tre cilindri turbo da 100 Cv abbinato al cambio manuale a sei marce. Infatti, se si decide di viaggiare a Gpl non soltanto si migliorare le prestazioni, soprattutto in termini di coppia motrice, ma si ottengono emissioni di CO2 inferiori.

Una delle grandi novità per Duster è la versione Hybrid 140, equivalente a quella già adottata da Jogger, con il 4 cilindri aspirato da 1.6 litri e 94 Cv abbinato a ben due motori elettrici, di cui quello da 49 Cv destinato alla trazione, per una potenza complessiva di ben 140 Cv in full hybrid . Un vero e proprio sistema innovativo, anche grazie al cambio automatico ad innesti frontali dotato di 4 rapporti per il propulsore termico, con avvio esclusivamente in elettrico.

In alternativa c’è la variante Tce 130, ovvero con il turbo 3 cilindri benzina da 1.2 litri e 130 Cv di potenza, basato sul ciclo Miller a miscela magra e con sistema mild hybrid da 48V che supporta in fase di avviamento e accelerazione. È abbinato al cambio manuale a 6 rapporti ed è l’unico ad equipaggiare anche la versione a trazione integrale, che resta come tratto distintivo di cui nuova Duster non può fare a meno.

Un balzo in avanti per la versione 4×4

Ha 5 modalità di guida: Auto, con distribuzione tra l’avantreno e il retrotreno in funzione dell’aderenza e della velocità; Snow per neve e strade sdrucciolevoli; Mud/Sand per superfici instabili come i sentieri fangosi o sabbiosi; Off-Road per un utilizzo più fuoristradistico in base ad aderenza e velocità; infine la modalità Eco per ottimizzare i consumi. Dacia Duster monta anche il sistema di controllo della velocità in discesa, che funziona su tutti i rapporti del cambio manuale a 6 marce, compresa la retromarcia.

Piace il motore 3 cilindri 1.2 litri turbo TCe a benzina mild hybrid da 130 Cv, che ha una progressione anche superiore rispetto a quanto la scheda tecnica lascia immaginare. Convince anche la variante Hybrid 140, di cui abbiamo riscontrato una silenziosità maggiore rispetto al suo utilizzo su Dacia Jogger. Il cuore vero di Duster sta però nell’edizione Eco-G 100 a benzina/Gpl, con una previsione che va oltre il 75% delle vendite complessive, ma anche la sorpresa di ritrovare questa soluzione valorizzata di più che in altri modelli del marchio.

Questa Duster viaggia meglio a gas che a benzina, ha una coppia motrice perfino superiore e anche una iniezione talmente a punto da rendere impercettibile il cambio di carburante. Il lavoro premia, come si dice. Il serbatoio da 50 litri collocato sotto il pianale del bagaglio, da solo, permette una percorrenza di circa 620 km.

Stile, capacità e “poco poco price”

La casa rumena entra di diritto nel mercato dei “costi ragionevoli” con un mezzo durevole e dinamico. Avrebbero potuto pensare di alzare i prezzi e allinearsi all’andamento del mercato, ma, questa vettura, manterrà le caratteristiche principali che dalla sua uscita la distinguono come auto dotata e accessibile.

I prezzi si aggirano intorno ai 20.000 euro. Si avete capito bene. Non ci ristrutturi neanche casa oggi con un prezzo così. La nuova Dacia Duster è più evoluta, sorprende per le novità sulle motorizzazioni e costa “poco”. Nient’altro da aggiungere, per ora.

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