Lamborghini LM002: il codice del SUV eterno

Per molti, Lamborghini Urus lanciato nel 2017 è il primo SUV della Casa del Toro. In realtà, Lamborghini è stata una pioniera, lanciando oltre 30 anni prima del lancio di Urus il primo, vero super-fuoristrada, il Lamborghini LM 002

di Marco Silvestri

Era il 1986 e a Bruxelles veniva presentato quello che probabilmente è uno dei mezzi più iconici di tutti i tempi, perché è chiaro cosa sia divenuto oggi il mercato dell’auto. 

A distanza di quasi quarant’anni dalla sua uscita sul mercato mondiale, torniamo a parlare di Lamborghini LM002, prendendo spunto dell’imminente uscita dell’ultimo restyling della Urus.

Sì perché, nessuno si sarebbe offeso se a Lamborghini avessero assegnato il premio per la visione più strategica di un settore, quello dei veicoli privati; uno speciale premio per il mezzo più versatile e più completo, volto alla conquista del futuro che oggi stiamo vivendo. Non a caso la “RamboLambo”, chiamata così grazie al famoso attore Sylvester Stallone che ne ha acquistata una, ha avuto un seguito di altre 301 ordinazioni di esemplari unici da V.I.P. di tutto il mondo, che allora la vollero nei loro ben assortiti garage. 

Non mancano infatti contributi audiovisivi on-line su questo bolide che diffondono quel messaggio di arrembante mobilità che, in parte, le case automobilistiche di tutto il mondo stanno riproponendo in chiave anche più futuristica, con moderni SUV pronti a cavalcare l’impeto della rivoluzione elettrica.

Intanto bisogna dire che con il prototipo denominato Cheetah, a fine anni settanta, si aggiunge agli impegni di Lamborghini la commessa militare per l’esercito statunitense, aprendosi così al settore multipurpose HMV (High Military Vehicle). Questo veicolo deve essere citato perché fonte d’ispirazione per l’ingegnere Giulio Alfieri per il progetto originario del 1981: l’LM001. Questa meraviglia, potremmo dire, che fu il punto di svolta della nuova proprietà francese del marchio di Sant’Agata Bolognese, tanto che i fratelli Mimran decisero di investire su altri tre prototipi (LMA, LM003, LM004) sulla base di questo innovativo concept da strada, ma all’occorrenza anche da competizione.

La caratteristica di questo primo modello (LM001) fu il propulsore da oltre 7 litri che però, montato posteriormente, ne rendeva complessa la manutenzione.

Alla sua presentazione ufficiale e definitiva la seconda variante, l’LM002, nel 1986, si guadagnò fin da subito l’appellativo di fuoristrada più veloce al mondo! Raggiungeva infatti i 208 Km/h e accelerava da 0-100 Km/h in 7,8 secondi. Non contava, come si evidenzia dai dati di vendita, il prezzo, davvero esorbitante di 250 milioni di lire, perché la tiratura fu immediatamente aggiudicata, specialmente oltreoceano, tant’è che gli ultimi 60 esemplari furono venduti osservando le specificità del mercato americano.

Due furono invece i modelli speciali messi a punto e customizzati per la partecipazione alla Parigi – Dakar: il preventivo test di affidabilità nel rally di Grecia aveva dato immense soddisfazioni, il mezzo era stato alleggerito di circa 400 kg.

Il peso dell’LM002 è in effetti notevole, 2600 kg, però conta una lunghezza veicolo di 5 metri per 2 metri di larghezza, un motore, strepitoso, di derivazione Countach, 12 cilindri a V, quattro valvole per cilindro, di 5167 cc e 444 cv che da solo contribuisce al peso per una buona percentuale.

Altra nota di rilievo era il serbatoio da ben 170 litri di carburante, obbligato e congeniale al consumo estremo di 3-4 litri per ogni chilometro percorso. Ulteriore peso era prodotto dal reparto della trazione, che era posteriore di base ma che poteva essere integrale a necessità, con tre differenziali inseribili e cambio delle ridotte sul tunnel centrale.

Ancora, pesanti possono essere definiti i 4 ruotoni in misura speciale fatti ad hoc dalla Pirelli e denominati “Skorpion”, che avevano la possibilità incredibile di rotolare semi-sgonfie sulla sabbia alla velocità di ben 100 Km/h. Un dato davvero importante è che LM002 superava pendenze del 120%. La carrozzeria invece dava il suo meglio essendo costituita di alluminio e fibra di vetro, e per far questo Lamborghini si era affidata quindi alla ditta Irizar di Bilbao, la migliore del settore.

Gli interni erano certamente di pregio con la selleria in pelle, pulsanteria elettrica per ogni servizio; figurano nella lista anche due scompartimenti singoli sotto ciascun divanetto posteriore, davvero geniali!

Come detto, questo gioiello ha fatto storia e lo si può gustare nei filmati di grandi appassionati, sui social principalmente, perché essendo un modello raro i prezzi di acquisto sarebbero eventualmente da veri collezionisti. Chissà che un giorno non la si possa incontrare dal vivo!

© 4×4 Magazine – RIPRODUZIONE RISERVATA

Potrebbero piacerti anche
Jeep Gladiator, il pick up più cool

In occasione del Camp Jeep 2019, che si è tenuto dal 12 al 14 luglio a San Martino di Castrozza, Read more

8° Raduno Suzuki 4×4 – RECORD DI EMOZIONI

L’ottava edizione del Raduno Suzuki 4x4, che si è svolta sabato 14 settembre nell’entroterra della Riviera Romagnola, ha ottenuto un Read more

Romanian Baja – NUOVO ORIZZONTE

La gara rumena, molto ben organizzata da uno staff guidato da un “veterano” italiano, continua a crescere in qualità e Read more

4×4 Fest 2019, dall’11 al 13 ottobre vi aspettiamo nel nostro stand!

In occasione della prossima edizione del 4x4 Fest, in programma dall'11 al 13 ottobre a Carrara, vi sveliamo le novità Read more