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Ram 1500 TRX – Il ritorno del demone

31 Luglio 2025
News


Il Ram 1500 TRX è morto. Anzi no, è risorto. No, non è mai morto e probabilmente sta già iniziando a distruggere il tuo garage

di Gianluca Vittori

Ci sono notizie che non arrivano: irrompono. Come un fulmine in pieno cielo texano o un V8 che si riaccende dopo un silenzio troppo lungo. Ecco, il Ram TRX è tornato. O meglio: sta tornando. Lo ha detto — forse per sbaglio, forse no — Antonio Filosa, nuovo CEO di Stellantis, durante una call con gli investitori. Parole che suonano come una confessione scappata dal cofano: “Il motore V8 su versioni come il TRX ci porterà volumi aggiuntivi”. Boom.

A quanto pare, il ritorno del pick-up più feroce della galassia Ram non era più un segreto, ma solo un’attesa malcelata. Il canto del cigno del TRX, previsto per il 2024, sembrava definitivo, soprattutto dopo l’addio all’amato Hemi. Ma poi qualcosa è cambiato. O forse non è mai finito davvero. Perché ci sono macchine — e motori — che non vogliono morire, un po’ come alcune storie d’amore.

Il cuore della bestia, quel V8 da Hellcat che fa tremare l’asfalto e sorridere gli animi selvaggi, sembra pronto a ruggire di nuovo. Nessun comunicato ufficiale, nessuna brochure, solo la voce del CEO e l’eco immediata tra gli appassionati: il TRX è vivo. E affamato.

Il Ram 1500 TRX in off‑road non è semplicemente un mezzo, è un demone mangiafuoco; e la polvere è il suo palcoscenico. Quando il motore 6.2 litri Hellcat supercarica l’aria e le sospensioni Bilstein si estendono fino a 35 cm, sembra che stia sfidando la gravità. Le gomme da 35”, da battaglia, grattano polvere e roccia con una sicurezza quasi teatrale. In modalità Baja, non c’è superficie che lo spaventi. E quando attraversa un guado da 32 cm d’acqua, ti ricorda che certe bestie esistono per spezzare le leggi della fisica.

Ora la domanda non è se tornerà, ma come tornerà. Sarà ancora più cattivo? Più tecnologico? Elettrificato o puro sangue termico? Nessuno lo sa, ma una cosa è certa: il mondo ha ancora bisogno di veicoli esagerati, inutili e meravigliosi. Macchine che non si comprano con la logica, ma con il cuore. E con un po’ di incoscienza.

Perché, diciamocelo, il TRX non serve. Non è una necessità. È una chiamata. È un romanzo americano che ti resta in testa, come quel passaggio di Pastorale americana in cui Roth scrive che “c’è un demone dentro ognuno di noi, in attesa che qualcosa lo scateni”. Ecco, il TRX è questa roba qui. Non è ragione, è istinto. Come un riff degli ACDC, come quando ti innamori.

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