Jeep Wagoneer 2025: la fine della famiglia media americana

Se alla sua nascita il Wagoneer andava a battagliare nel mercato contro marchi come Dodge, Chevrolet e in seguito Range Rover, il nuovo modello andrà a scontrarsi con Tesla e Audi. E già con questa notizia l’articolo potremmo chiuderlo qui

di Gianluca Vittori

Siamo nel 1963. Un anno fondamentale per gli Stati Uniti e per il mondo occidentale. La fine della presidenza di John F. Kennedy. L’assassinio dell’uomo più importante del mondo apre una ferita nel popolo americano che non si richiuderà più.

Nello stesso anno, nel mondo dell’automobile, iniziava la produzione della Jeep Wagoneer, uno dei fuoristrada più iconici di sempre.

La letteratura americana descriveva l’America come un grande continente, uno spazio immenso tutto da esplorare; sconfinati paesaggi da attraversare alla ricerca di qualcosa che avrebbe dato il senso a un’intera esistenza, come testimonia uno dei capolavori del 1951, “On the road” di Kerouac, una spinta a lasciarsi alle spalle grandi quantità di strada, senza fermarsi mai.

C’era bisogno di un’auto solida e spaziosa, come la Wagoneer, il mezzo adatto ad accogliere intere famiglie con numerosi figli a carico; la classica famiglia americana, alla Bradford per intenderci, la famiglia della classe media, dove i maschi venivano chiamati “Campione” e le femmine “Principessa”.

La Wagoneer nasceva proprio per soddisfare questa esigenza. Per affrontare i grandi spostamenti, comodamente immersi nel comfort, sentendosi al sicuro e intraprendere viaggi con amici o con tutta la famiglia: il viaggiare inteso come un’esperienza di vita necessaria, e non semplicemente per andare da un punto A a un punto B.

Qualche cenno storico

Inizialmente la Wagoneer aveva in dotazione sia la trazione solo posteriore, sia la trazione integrale. La posteriore venne eliminata dai listini nel 1973. Dopo alcuni passaggi di mano, prima alla American Motors Corporation e poi a Chrysler, che mantennero inalterata la piattaforma, la produzione cessò nel 1991.

Nel corso della sua storia la Wagoneer è stata equipaggiata con motori 6 cilindri in linea 3,8 litri o V8 con differenti tipi di carburatore con una cilindrata che venne incrementata prima a 5,9 litri e raggiunse poi i 6,6 litri.

Tra i vari punti distintivi ci sono senz’altro i fascioni in legno lungo le fiancate, introdotti nel 1971, che gli hanno attribuito uno stile inconfondibile.

Una pausa lunga vent’anni

Nel 2011 l’allora CEO di Chrysler, Sergio Marchionne, tornò a parlare di Wagoneer durante il Motor Show di Detroit. In quell’occasione Marchionne parlò di un nuovo progetto che avrebbe dovuto vedere la luce nel 2013, ma non andò così. Per la realizzazione e la nascita della nuova gamma ci sono voluti quasi altri dieci anni.

I giorni d’oggi

Qui mi fermerei, ma non si può. Dicevo, nei giorni d’oggi siamo di fronte all’ultima trasformazione del Wagoneer in un SUV elettrico da 600 cavalli e 800 Nm scaricati sulle quattro ruote motrici, un mezzo “bladerunnerizzato” che, della capostipite, conserva solo il nome.

La nuova frontiera del Wagoneer a trazione integrale 4xe verrà introdotta in Italia tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026 e la vedremo volare per le strade (da 0 a 100 in 3,4 secondi), guidata probabilmente da qualche TikToker di vent’anni che si sta affrettando per acquistare l’ultimo IPhone.

Foto di copertina di Classic Cars Today Online

© 4×4 Magazine – RIPRODUZIONE RISERVATA

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