Land Rover Discovery Sport 2019: oltre il restyling

Di solito quando si parla di “restyling” ci si aspetta qualche ritocco interno, un ammorbidimento delle linee e un miglioramento dell’infotainment. Già, di solito. In questo caso la casa Inglese propone un vero e proprio upgrade per la nuova Discovery Sport

Testo e foto di Gianluca Vittori

Per questo test drive mi trovo a Pistoia, dove mi lascio trasportare dagli splendidi paesaggi delle Colline Pistoiesi, mentre sono alla guida della Land Rover Discovery Sport 2019.

Su strada

Il viaggio da Roma, dopo aver ritirato l’auto dal concessionario Roland Jaguar Land Rover, è di circa 300 km ed è così confortevole che non sento la necessità di fermarmi. Né per fare rifornimento, nonostante io non sia uno che guida risparmiando carburante o motori, né per il classico caffè di metà viaggio. La dolcezza nell’affrontare le curve e la sicurezza del volante sul rettilineo mi hanno spedito direttamente verso la meta.

In autostrada la Discovery Sport, nella versione R Dinamic SE con cambio automatico a 9 rapporti e motore 2.0 diesel da 180 CV (clicca per configurare la tua Discovery Sport), è davvero potente. L’abitacolo è spazioso e confortevole, ti da come la sensazione di esser tornato nel grembo materno. La strada scorre veloce e non vuoi fermarti per nessun motivo.

Il pianale PTA

Tra le novità più importanti c’è il pianale PTA (Premium Transverse Architecture), ripreso dalla Range Rover Evoque. Questa innovazione consente, sia a trazione anteriore che in 4wd, di installare motori ibridi leggeri e ibridi plug-in.

Gli ibridi leggeri o mild hybrid (montati di serie su tutte le versioni) sono dotati di un impianto a 48 volt e adottano un motorino elettrico e una batteria supplementare. Questo permette l’attivazione di un generatore di corrente che sotto i 17 km/h, in fase di frenata, accumula energia. Una sorta di stoccaggio di energia che permette maggior fluidità in fase di ripartenza e un risparmio di carburante di circa il 6%.

Il ClearSight Ground View

Alla guida debutta il ClearSight Ground View che integra un mix di immagini delle riprese della camera anteriore e degli specchietti laterali. Le immagini trasmesse dal rinnovato schermo a sfioramento di 10,25” permettono di capire se ci sono ostacoli nascosti. Una sorta di magia elettronica molto utile soprattutto nella guida in fuoristrada per vedere cosa c’è sotto di noi.

Lo specchietto retrovisore

La Discovery Sport 2019 è dotata inoltre dello Smart Rear View Mirror. Grazie a questa tecnologia è possibile vedere la strada dietro di noi, grazie ad una retrocamera, direttamente dallo specchietto retrovisore. Molto utile nel caso che i testoni dei passeggeri coprano la visuale.

L’estetica

L’estetica non presenta grandi stravolgimenti. Così com’era stato per Velar e la seconda generazione di Evoque, i gruppi ottici Led, sia anteriori che posteriori e i fascioni subiscono una piacevole modernizzazione e un aspetto più sinuoso, pur mantenendo le dimensioni invariate, leggermente inferiori quindi alle rivali dello stesso segmento.

In off road

Nei percorsi off road viene fuori l’anima del brand Land Rover. Il nuovo assetto ripaga con prestazioni che gli rendono stretto l’appellativo di SUV. Nei percorsi più tortuosi l’elettronica che gestisce il Terrain Response 2 ti tira fuori in pratica da qualsiasi situazione impervia. Questo tipo di aiuti, spesso snobbati dai puristi del fuoristrada, risultano più che preziosi.

Inoltre, sulle varianti a trazione integrale, è installato il sistema Driveline Disconnect che esclude l’asse posteriore in alcuni frangenti così da ridurre i consumi.

Lo so, non si compra un’auto del genere per andare a fare off road, anche se il rapporto qualità prezzo è eccezionale (il listino parte da 39.000). È anche vero che riuscire a fare un twist con una Discovery Sport non significa“avere il manico”, ma sapere che è in grado di gestire terreni piuttosto complicati ti fa sentire molto più sereno.

Nel frattempo continuo a godermi l’effetto wow di questi splendidi paesaggi toscani a bordo di questo asso di auto. Almeno finché non farà buio. Ma sono dei cerbiatti quelli? Ed è già sera, peccato. Sono comunque tranquillo, domani la Discovery Sport sarà ancora con me.

Ringraziamenti:

Roland Jaguar Land Rover per avermi concesso la vettura in prova.

Autostrada G.R.A. uscita 33 (tratto Aurelia – Pisana) km 65.126, 00165 Roma
Viale del Caravaggio, 39 00157 Roma.

Email: roland@landroverdealers.it).

L’amico e Direttore Vendite del Gruppo Roland Marcello Pellegrini.

Si ringrazia inoltre il Leopard Club 4×4 che mi ha guidato e scortato attraverso territori sconosciuti.

© 4×4 Magazine – RIPRODUZIONE RISERVATA

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