TCL 4×4 – INSIDIE NEL MONFERRATO

Quest’anno l’organizzazione del trofeo sta mettendo alla prova i partecipanti in termini di tecnicità e difficoltà dei terreni scelti, ma i piloti sono sempre aperti a nuove sfide e a mettersi in gioco

I team in lizza nel Trial Challenge Lombardia abbiamo imparato a conoscerli: irriducibili, non si tirano indietro quando si tratta di provare a conquistare il podio. La seconda tappa del TCL 4×4 2019 ha avuto per scenario le colline del Monferrato, infatti si è disputata in una nuova pista all’interno dell’Agriturismo Il Giardino dei Cherubini di Castelletto Merli (Alessandria). Alcuni equipaggi, i più distanti dalla pista, hanno raggiunto la location il sabato, e la domenica tutti in perfetto orario avanzavano lungo i tracciati della propria categoria per studiare le traiettorie e le strategie migliori. Dopo l’immancabile briefing ed aver preparato i veicoli incolonnati nell’ordine di partenza (cosa che ha reso tutte le successive manovre più fluide), alle ore 10 Sergio Pesenti a bordo del suo Suzukino ha aperto le danze con la categoria bianca. Il tracciato ha svelato le sue insidie già ai primi equipaggi: dopo il passaggio del Nissan Patrol di Alessandro e Cristiano Gorla delle Jene 4×4 alcuni concorrenti sono stati costretti al salto di alcune porte. È il caso, ad esempio, dell’equipaggio tutto rosa di Barbara Marzorati e Anna Turesso del Team Herero 4×4, che ha dovuto ricorrere al verricello per togliersi da un impiccio. Anche Sergio Riva a bordo del suo Opel Frontera è costretto al ritiro per la rottura di un semiasse anteriore. Una brutta esperienza anche per Michela Lavo e suo papà Paolo del Team Gobbi: tra gli ultimi a gareggiare nel pomeriggio nella seconda manche, dopo essere usciti dalla seconda porta si sono ribaltati, fortunatamente senza alcuna conseguenza fisica. In questa tappa del TCL 4×4 i Suzukini l’hanno fatta da padroni. Il prossimo appuntamento con il TCL 4×4 è intorno a metà settembre, quando è prevista un’attesa tappa lombarda.

Nella categoria Bianchi la fanno da padrone i Suzuki. Occupano infatti i tre gradini del podio: primi Roberto Gobbi e Veronica Marcianò (Team Gobbi), seguiti al secondo posto Sergio e Ezio Pesenti (Jene 4×4) e al terzo posto da Paolo Roveda e Marco Crea (Red Team). Il primo gradino del podio della categoria Verdi è stato conquistato da un altro Suzukino con a bordo Stefano Colombo e Sabas Gaioni, che hanno preceduto le new entry dalla Liguria Ivano e Marco Bevegni a bordo di un proto su base Jeep. Terzo posto per Valerio Gheller e Vincenzo Lunghi su Jeep CJ5.

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