È ripartita da Colle San Bartolomeo (Imperia) la dodicesima stagione del campionato XTC. Nello splendido comprensorio ligure ben 16 equipaggi si sono ritrovati a darsi battaglia, con molte conferme e qualche new entry, agguerriti e determinati più che mai a conquistare il titolo 2019.
Pronti, partenza, via! Archiviata nei migliori dei modi la stagione 2018 con una finale da incorniciare, la sensazione di voler ricominciare a giocare prima possibile era palpabile nell’aria: scorci fotografici di vetture in preparazione, report rubati di macchine totalmente rivisitate… Insomma mai come quest’anno i driver dell’XTC fremevano per tornare al più presto a divertirsi sfoderando le proprie armi migliori, ma non solo: il campionato è tenuto in grande considerazione da alcune tra le più prestigiose aziende del settore (Traction 4×4, Herero 4×4, Rothen, Z-Mode) quale banco di prova per testare al limite i propri prodotti. Sulla base delle esperienze acquisite e della maturità dei piloti l’organizzazione ha deciso di alzare ulteriormente l’asticella delle difficoltà non tanto a livello tecnico, aspetto per il quale l’XTC si pone al top delle competizioni nazionali, ma puntando sulla lunghezza dei percorsi e sull’aumento del tempo di guida ininterrotto, così da testare al limite l’affidabilità delle vetture e preparare piloti e team alle gare internazionali di durata.
Ecco quindi che a Colle San Bartolomeo (Imperia), nel fine settimana del 30 e 31 marzo, ha debuttato la nuova formula di gara: tre percorsi, divisi per categorie, da affrontare a rotazione per un totale di sette ore di guida, con due brevi pause per l’assistenza di uomini e mezzi: un piccolo week end infernale reso ancora più arduo dalla siccità di questa strana primavera, causa di arsura per piloti e navigatori e di ottima aderenza (con relative rotture meccaniche) sui tracciati del percorso.
Tecnica e continuità: un mix micidiale che non ha lasciato scampo a nessuno. Ogni equipaggio ha infatti sofferto per qualche noia meccanica, dalle rotture più banali a problemi più seri, però sempre prontamente riparati durante le soste in assistenza.
Nella categoria di ingresso, i Gialli, si sono schierati alla partenza sei equipaggi, portacolori di quattro team, pronti a contendersi il titolo 2019. Per una strana coincidenza, le vetture iscritte al campionato sono equamente divise tra le tre Defender del team Herero 4×4 e le tre Suzuki di Gori-Bigazzi (team Evolution 4×4), Racca-Pierantonio (team Z-Mode) e Fanani-Giuntoli (team Lippi). Questi ultimi sono esordienti nella specialità, ma ben conosciuti nell’ambiente fuoristradistico per avere combattuto e vinto nel CIVF (Campionato Italiano Velocità Fuoristrada). Lotta serrata sin dalle prime battute tra tutti i team in gara uno: alla fine emergono i fratelli Borzi seguiti da Ottoz-Giovannetti, entrambi portacolori del team Herero, davanti a Gori-Bigazzi alla guida di un attempato ma coriaceo suzukino. Un po’ di sfortuna e qualche ribaltamento equamente distribuito nega agli altri tre partecipanti il podio.
Tra i Blu, lotta interna al club Evolution 4×4 con il presidentissimo Massimo Rubechini chiamato a difendere il titolo conquistato nel 2018. Tra un’evoluzione e l’altra l’impresa riesce, ed Adami-Tinelli, Tommasi-Vagnoni e Zucca-Scali sono costretti ad inseguire.
Ben cinque partecipanti anche nei Rossi, con due equipaggi Red Team: i campioni in carica Tadini-Nozzolini che precedono i giovani Morandini-Morganti (team Evolution 4×4) e i compagni Pieraccioli-Rindi. Sfortunati Vici-Morganti (team Morganti), che rompono in prova uno, e Bartoli-Michelangioli che non riescono a gareggiare per problemi al motore.
La serata del sabato, dedicata al controllo e alla revisione dei mezzi, ha permesso a tutti di ripresentarsi allo start di gara due. Ma gli stress meccanici da affaticamento, si sa, emergono con il passare delle ore ed è stata proprio la giornata di domenica, seppur più corta, a far registrare le maggiori problematiche.
Tra i Gialli grande prestazione di Ottoz-Giovannetti che si aggiudicano gara due davanti ai compagni di team, i fratelli Borzi, e ai toscani Gori-Bigazzi. Tra i Blu il presidentissimo deve cedere il passo a Tommasi-Vagnoni, mentre nei Rossi dominano incontrastati Tadini-Nozzolini (Red Team). La somma dei punti acquisiti nei due giorni di gara vede quindi i podi finali così composti: Borzi-Borzi, Ottoz-Giovannetti e Gori-Bigazzi tra i Gialli; Tommasi-Vagnoni, Rubechini-Franceschini e Adami-Tinelli tra i Blu; Tadini-Nozzolini, Morandini-Morganti e Pieraccioli-Rindi tra i Rossi. Chi ha voglia di sfidare i campioni, si faccia avanti!
© 4×4 Magazine – RIPRODUZIONE RISERVATA