Il passaggio dai viaggi in moto a quelli in auto è facile, se vieni folgorato da un fuoristrada. In particolare, il mezzo di cui andiamo a parlare è un Land Cruiser che, affidato a uno specialista, diventa una vettura valida tanto nei viaggi avventura che nel traffico cittadino
Testo e foto di Paolo Baraldi
Il “mal d’Africa” continua a contagiare tante persone delle più differenti estrazioni sociali. Non c’è una cura, in questo caso non ci sarà mai. Il “mal d’Africa” ha contagiato anche Giacomo Galbassini, imprenditore di Rosate (Milano) classe 1948.
Gli è bastato un viaggio compiuto da passeggero a bordo di una Toyota 78 nel Grande Mare di Sabbia, in Libia, per essere colpito dal “morbo”. “Ne rimasi così tanto entusiasta”, racconta, “che al mio rientro in Italia mi misi subito alla ricerca di un mezzo per poter affrontare viaggi di quel tipo”.
Giacomo era già avvezzo al fuoristrada ed ai viaggi avventura, però su due ruote. Insieme a sua moglie ha macinato moltissimi chilometri come motociclista ma le evoluzioni di quel 78 sulle dune libiche sono state fatali nell’indurlo a provare nuove emozioni a bordo di una 4×4.
La sua scelta è presto caduta su una Toyota Land Cruiser KDJ155 3.0 D4-D 60th Anniversary del 2012. Perché questo modello gli offriva un’ottima base di partenza per una preparazione da raid unita – fattore molto importante per Galbassini – ad un ottimo comfort nell’uso di tutti i giorni.
Per la prima fase della preparazione la vettura è stata affidata all’esperienza del milanese Maurizio Ferri, titolare della Ferri Corse. Il quale ha operato sui due aspetti principali che in un fuoristrada da viaggio devono essere migliorati: sospensioni e protezioni.
Il lavoro di Ferri, che opera nel settore da quasi trent’anni, naturalmente non si è limitato solo a questi interventi ma si è esteso all’installazione di altri accessori importanti quali snorkel, verricello, distanziali ruote e nuovi cerchi e gomme.
Un’altra patologia che spesso colpisce i fuoristradisti è la “mania delle modifiche che non finiscono mai”. Giacomo non ne è immune e perciò, dopo un primo periodo di piena soddisfazione, ha deciso di portare la sua bella 155 ad un livello superiore intervenendo in vari reparti. Ha così aggiunto un nuovo paraurti heavy duty, un portapacchi e altri piccoli accessori per arrivare infine all’installazione di una centralina aggiuntiva che ha permesso di incrementare del 18% la potenza massima, passando da 190 a circa 225 cavalli, e del 20 % la coppia massima.
Grazie a questi interventi Galbassini si è abbondantemente divertito con il suo nuovo “giocattolo”, ora efficiente ed affidabile quanto basta, in Islanda, in Tunisia, in Marocco, in Sardegna, sulle colline tosco-emiliane nonché su diversi percorsi alpini. La preparazione su questa Land Cruiser non è esasperata, in considerazione dell’intenzione del proprietario di utilizzarlo anche per gli spostamenti quotidiani e della tipologia di veicolo, che a volerla stravolgere ci si mette le mani nei capelli.
I lavori eseguiti sono molto ben fatti, curati e non vanno a ledere le forme di questa 4×4, anzi ne accentuano le caratteristiche “adventure”. Ci sarebbe piaciuto metterla alla prova in Africa e, perché no, sulle dune di qualche erg ma in questo caso, come potrete capire, non ci è stato possibile. Allora l’abbiamo testata nel fuoristrada nostrano, per vedere se questa bella Toy si trovi a suo agio anche in un contesto meno congeniale.
Nel guidato veloce e misto sia il motore, forte dei cavalli in più regalati dalla centralina Rapid, sia l’assetto, studiato per la velocità, rispondono benissimo. Seduti al volante ci si può permettere di divertirsi a lanciare questa Toyota ad alta velocità sui nostri sterrati in totale sicurezza: gli ammortizzatori e le molle, infatti, svolgono egregiamente il loro lavoro conferendo stabilità e precisione di guida, permettendo così un ottimo inserimento e un’elevata tenuta nelle curve.
Lo stesso vale per la guida su asfalto dove, tra l’altro, il comfort di marcia non è stato minimamente inficiato dalla preparazione. Dalle gioie passiamo ai dolori, se così si può dire. Mettendo alla prova la vettura in un percorso più impegnativo, con twist e massi, sono emersi dei limiti di motricità dovuti alla mancanza di un bloccaggio al 100% del differenziale posteriore e alla limitata escursione delle sospensioni. In conclusione, questa 155 si dimostra una grande macchina da viaggio e per raduni turistici mentre mal digerisce, come del resto un po’ ci aspettavamo, il fuoristrada più tecnico.
L’abitacolo non è stato assolutamente modificato. In più troviamo solo la radio CB Alan 42 della Midland.
Conclude l’allestimento il compressore dell’aria portatile Viair sistemato nel vano motore.
La trasmissione di serie, già sufficientemente robusta, è rimasta invariata. Da notare che l’albero posteriore originale ha la doppia crociera in uscita dal riduttore. Il controllo elettronico della trazione di serie è molto efficace, ma nei passaggi più impegnativi si avverte la mancanza di un blocco totale del differenziale posteriore. Il preparatore ha installato anche un interruttore per disinserire l’ABS quando necessario.
MODIFICHE E COSTI
Centralina aggiuntiva Dimsport Rapid- 350
Preparazione Ferri Corse (include: batteria Optima + booster avviatore; assetto +70 mm con 4 ammortizzatori a gas e 4 molle; piastre in duralluminio ARB per protezione motore, cambio e riduttore; cerchi in acciaio 17” + distanziali 30 mm; pneumatici BF Goodrich All Terrain 265/70 R 17; piastra porta verricello da 10.000 libbre con cavo tessile 40 m + taglia; snorkel Safari; compressore aria portatile; manodopera) – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – 11.000
Paraurti ant. Rhino in acciaio heavy duty- – – – – – – – – – – – — 1.450
Portapacchi con porta taniche Rhino – – – – – – – – – – – – – – – — 560
Faretti di profondità a LED (2)- – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – 250
Radio CB Alan 42 Midland + antenna esterna fissa- – – – – – – – 250
PREZZI IN EURO IVA INCLUSA
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