Per trent’anni ha svolto il suo lavoro nelle campagne a nord di Roma senza mai battere la fiacca. Poi, un giorno, le chiavi sono passate a Roberto, imprenditore appassionato di motori e fuoristrada, ed in breve il pacioso Pajero di famiglia si è trasformato in una “bestia” da estremo.
IL PREPARATORE
La SRM 4×4 di Anguillara Sabazia (Roma) prepara ed elabora ogni tipo di veicolo 4×4, per divertirsi nei raduni o gareggiare nei campionati di estremo. Il referente è Sergio Moccia, tel. 333-9010988
Testo e foto di Lorenzo Gentile
La SRM 4×4 ci ha abituato a preparazioni sempre di un certo livello, prettamente spinte, ma che nello stesso tempo non trascurano l’estetica. Dalle più comuni Suzuki Samurai sino ai mastodontici Nissan Patrol rielaborati con possenti motori V8 di derivazione americana, la filosofia del preparatore romano non cambia: offrire sempre le massime prestazioni e garantire affidabilità in ogni condizione.
Con il Pajero di Roberto Minnucci, imprenditore residente a Cesano (Roma), Sergio Moccia si è cimentato in un’elaborazione del tutto particolare che alla fine ha permesso ad una vettura di ben 30 anni di tornare attuale sotto il profilo estetico e performante dal punto di vista meccanico. Il Pajero in questione è il modello prima serie, siglato L040.
Fu acquistato nuovo nel 1989 e sempre utilizzato come auto di famiglia e per il lavoro in campagna, dove spesso trainava pesanti rimorchi in condizioni di utilizzo particolarmente gravose. Solo recentemente Roberto ne è entrato in possesso e ha deciso, grazie anche al suggerimento dell’amico preparatore, di non demolirlo bensì di recuperarlo, visto anche l’alto valore affettivo e storico.
Infatti il gradimento per il Pajero in Italia non smette di diminuire e, nonostante lo scarso numero di accessori presenti sul mercato, questo 4×4 semplice e robusto, del tutto sprovvisto di elettronica, viene preparato nei modi più disparati.
Roberto, 30 anni, è un ingegnere civile e imprenditore con la passione per i motori, che in particolare ama le sfide e le emozioni che scaturiscono dalla guida dei fuoristrada. Oltre a questo Pajero nel suo garage è parcheggiata una Wrangler YJ con cui spesso si reca al lavoro. Alla passione del fuoristrada praticato su 4 ruote affianca anche la disciplina del cross, soprattutto mediante il restauro di bellissime moto d’epoca, che con pazienza riesce a far tornare a nuova vita.
“Il giorno dopo che ho preso possesso delle chiavi del Pajero ci siamo trovati già nell’officina con Sergio a segare la carrozzeria con il frullino e a studiare le possibili soluzioni per motore, sospensioni e trasmissione” ci racconta soddisfatto.
Quella eseguita dalla SRM 4×4 è stata, come al solito, una preparazione di tutto rispetto in cui si è optato per la sostituzione del vecchio 2.5 turbodiesel (con all’attivo ben 436.000 km) in favore di una più fresca unità proveniente da una Hyundai Galloper, revisionata in ogni sua parte ed elaborata prima dell’installazione.
Le prestazioni, nettamente superiori rispetto al motore originale, si fanno sentire sia agli alti che ai bassi regimi, grazie all’ottimo lavoro eseguito sulla turbina (che lavora ad un picco massimo di 1,5 bar) e sulla pompa di alimentazione. Al volante si apprezza immediatamente la prontezza di risposta al pedale del gas, con la spinta che inizia vigorosa già intorno i 1.200 giri e arriva senza incertezze fino al limitatore.
Il motore, quindi, risulta sempre ben sfruttabile e, aiutato dalle coppie coniche più corte, non è per nulla intimorito dalle gomme da 35 pollici che vengono “tirate” con disinvoltura anche nel fuoristrada impegnativo, assicurando sempre un buon grip sui percorsi cedevoli.
Su strada, poi, la guida risulta piacevole, senza scricchiolii né rumori provenienti dalla trasmissione o dalle sospensioni, e persino comoda (aiutano, in tal senso, i sedili in pelle di una Jeep Grand Cherokee). La velocità di punta si aggira intorno ai 150 km/h, ma nei suoi spostamenti Roberto si muove in tutta tranquillità sui 110 km/h.
Entrando maggiormente nell’aspetto tecnico, anche il sistema sospensivo è stato oggetto di modifiche importanti e pregevoli. Per ottenere maggiori robustezza ed escursione l’intero sottotelaio anteriore è stato sostituito con quello del Pajero Sport, mentre il ponte posteriore è stato rimpiazzato con l’assale di un L200 convertito a molle e guidato da tre puntoni di provenienza Nissan GR.
La taratura dell’assetto è medio-morbida, con gli ammortizzatori che assorbono egregiamente le asperità regalando un buon comfort agli occupanti e un’elevata precisione di guida, e l’escursione posteriore si è rivelata eccezionale. In off road questo Pajero si dimostra un vero e proprio ragno a 4 ruote motrici, capace di arrampicarsi ovunque grazie ai due blocchi dei differenziali e all’elevata escursione delle sospensioni.
Per rendere la vettura davvero completa suggeriremmo di montare una slitta di protezione frontale, degli ammortizzatori anteriori più performanti e una ruota di scorta fissata nel cassone.
Interventi probabilmente già presi in considerazione dal proprietario. “Grazie all’eccellente lavoro svolto da Moccia” dice Roberto “il mio Pajero ha trovato una nuova vita e una nuova anima. Adesso l’unica sfida è quella di riuscire a trovare percorsi sempre più difficili che il mio mostriciattolo non riesca ad affrontare”.
DETTAGLI TECNICI
L’albero di trasmissione posteriore è ancora quello originale, però accorciato in funzione del nuovo passo dell’auto. La crociera sul ponte, inoltre, è stata sostituita, mediante un’accorta saldatura, con quella dell’L200. L’albero anteriore non è stato modificato.
Gli pneumatici Silverstone Extreme 35×10.50 R 15 sono montati su cerchi in acciaio Daytona beadlock 8×16 con offset -25, forniti da Traction 4×4. La loro sporgenza è coperta in parte da parafanghini maggiorati in ABS prodotti dalla stessa Mitsubishi per l’L040. Per poter montare queste gomme senza problemi di interferenze in compressione la carrozzeria è stata rialzata dal telaio applicando un generoso body lift di 10 cm in delrin.
MODIFICHE E COSTI
Motore 2.5 TDI D4BH revisionato 3.000
Pompa gasolio Pajero V20 e iniettori maggiorati 400
Turbocompressore L200 115 CV 450
Intercooler L200 150
Radiatore L200 300
Coppie coniche 4.88:1 (2) 600
Scatola differenziale ant. con innesto semiassi pneumatico Mitsubishi Pajero Sport 650
Differenziale ant. Tyrex bloccabile 100% 800
Flange semiassi anteriori fisse (2) 50
Ponte post. Mitsubishi L200 4.a serie 1.200
Barre di torsione Pajero Sport (2) 200
Puntoni (3) + barra Panhard post. Nissan Patrol GR Y60 400
Bracci superiori e inferiori, semiassi, mozzi, dischi e pinze Pajero Sport 500
Ammortizzatori post. Skyjacker (2) 195
Cerchi in acciaio Daytona beadlock 8×16 ET -25 (4) 600
Pneumatici Silverstone Extreme (4) 35×10.50 R 16 850
Trasformazione in pick up SRM 4×4 1.000
Verniciatura rosso NNP Rouge Flamme Renault 1.500
Body lift +10 cm in derlin 150
Cofano con presa d’aria per intercooler 250
Fari ant. angel eyes a LED (2) 80
Paraurti ant. per uso gravoso SRM 4×4 con supporto verricello 300
Verricello ant. Prime Tech da 12.000 libbre con cavo tessile di 12 mm 600
Paraurti post. per uso gravoso SRM 4×4 150
Parafanghini aggiuntivi Mitsubishi in ABS 230
Roll bar post. SRM 4×4 300
Portapacchi artigianale con doppia barra a LED 120 watt Cherryou 350
Volante sportivo 150
Sedili ant. Jeep Grand Cherokee a regolazione elettrica 200
Pannelli interni portiere in alluminio rosso e bulloneria inox 200
Radio CB Lafayette 150
Prezzi in euro IVA inclusa, manodopera esclusa
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