Land Rover Defender 90 200 TDI, auto inglese, ingegno italiano

Il richiamo dell’ovale verde è sempre ben vivo tra i fuoristradisti nostrani che si divertono ad escogitare sempre nuove modifiche per perfezionare i loro mezzi. La 200 Tdi di questo servizio nasconde molte ingegnose elaborazioni che il suo proprietario Adriano Paris le ha donato nel corso del tempo. 

di Lorenzo Gentile

Avere un fuoristrada da estremo può sembrare a molti la soluzione giusta per superare qualsiasi ostacolo, per essere invincibili sui più duri campi di gara e per competere in campionati di prestigio. Il rovescio della medaglia sono le omologazioni, l’impossibilità di circolare su strada e gli elevati costi di gestione che si moltiplicano in caso di guasti o rotture meccaniche.

Per fortuna si può sempre trovare una via di mezzo, proprio come ha fatto Adriano Paris, meccanico di Pomezia, che una volta entrato in possesso di questa 200 Tdi ha deciso di prepararla per percorsi estremi, ma allo stesso tempo lasciarla sfruttabile per le gite fuoriporta e gli eventuali trasferimenti autostradali da effettuare con la sua famiglia.

L’acquisto della Defender è avvenuto svariati anni fa. Fu una vera occasione da non lasciarsi sfuggire, la vettura era infatti seminuova e praticamente non aveva quasi mai visto uno sterrato avendo circolato solo in ambiente urbano. Nonostante questo i lavori di manutenzione ordinaria furono necessari in previsione di cosa l’attendeva! 

Successivamente iniziarono anche gli interventi di miglioramento delle prestazioni off road con accessori che vennero trascritti a libretto grazie ad un collaudo presso la motorizzazione di Roma. Adriano è un vero appassionato di motori e di meccanica fai da te e grazie ai ritagli di tempo dal lavoro (l’officina lo assorbe molto) iniziò la preparazione completamente da solo acquistando la maggior parte degli accessori presso l’azienda ligure Raptor 4×4. Protezioni, assetto, roll cage e allestimento vario proviene per la massima parte dal catalogo dell’azienda savonese, ma non manca il tocco di stile del proprietario. 

Per dare alla vettura una marcia in più i ponti originali sono stati sostituiti con elementi Patrol Y60 dopo qualche tempo, in quanto non in grado di resistere alle sollecitazioni delle gomme da 35 pollici. Adriano è poi un conosciuto “piede pesante” che anche di fronte a rocce e grandi ostacoli non si fa scrupoli a buttare giù il gas con decisione. Da qui la necessità di un profondo rinforzo anche degli altri organi di trasmissione e un potenziamento delle protezioni in previsione delle uscite con i suoi due figli a bordo. In tal senso il roll cage della vettura è stato interamente modificato da Adriano con tubi di rinforzo di sezione maggiorata per prevenire il danneggiamento della cabina in caso di ribaltamento.

Un lavoro che, nonostante abbia aggiunto peso alla vettura, si è dimostrato efficace visto il tipo di fuoristrada affrontato. Il motore con 200.000 km all’attivo al momento dell’acquisto è stato solamente revisionato nei punti chiave sostituendo i pezzi usurati, ma per il resto è ancora in perfette condizioni, prova ne è la robusta coppia tipica del 200 Tdi sprigionata sin dai bassissimi giri che Paris è riuscito a perfezionare ed incrementare grazie ad una nuova turbina a geometria variabile prelevata da un’Audi A6 3.0 V6. In questo modo il motore si sposa benissimo con le esigenze di Adriano che, nei percorsi da lui affrontati, necessita di un motore ricco e corposo in basso ma non eccessivamente potente.

L’assetto da 10 cm della Raptor 4×4 in abbinamento agli ammortizzatori Terrafirma regolabili a gas, si dimostra validissimo sui percorsi vivaci di stampo trialistico, proprio come piacciono al proprietario, che di sovente li ricerca. L’escursione rimane ampia su entrambi gli assali e ciò aumenta la mobilità della vettura non penalizzando la guidabilità su asfalto. Questa vecchia ma ancora pimpante Defender, tanto amata dal suo proprietario, ci ha perciò piacevolmente colpito sia per le sue incredibili doti di off roader, sia per la inalterata polivalenza che ancora nasconde sotto la sua ben vistosa preparazione. Un motivo in più per continuare a prendersene cura!

DETTAGLI TECNICI

La parte posteriore della vettura mantiene le classiche panchette ripiegabili ma per incrementare la sicurezza è stata aggiunta una solida barra diagonale interna ad integrazione del roll cage esterno.
Gli interni hanno ricevuto gli aggiornamenti necessari per adeguarsi alla pratica del fuoristrada. Sono quindi comparsi nuovi sedili reclinabili della Sparco con cinture dedicate a cinque punti di ancoraggio, un volante sportivo sempre della Sparco, una nuova pedaliera OMP, inclinometro, manometro pressione turbo e radio CB Magnum S45HP OmegaForce. Sul cruscotto non mancano i vari interruttori per l’attivazione dei blocchi dei differenziali, delle luci supplementari e dei due verricelli di bordo.
Ogni punto “a rischio” della vettura è protetto da accessori specifici tra cui la slitta anteriore, la piastra paraserbatoio, le protezioni per le portiere e i tree slide tubolari per la parte posteriore delle fiancate.
La vettura è equipaggiata con due verricelli. L’anteriore è un Tyrex da 9.500 libbre ancorato al paraurti tubolare con bull bar della Raptor 4×4, allestito con due coppie di fanali di profondità a LED. Il verricello posteriore, installato sotto il pianale, è un CTA da 12.000 libbre con cavo tessile fissato tramite una staffa ai due longheroni del telaio.
I pneumatici Silverstone MT-117 Xtreme da 35 pollici sono calzati su cerchi in acciaio Tyrex da 15 pollici con flangia antistallonamento esterna ed ET -25.
Il serbatoio per l’accumulo dell’aria compressa, è fissato tramite supporti in alluminio ed una cinghia ad un longherone del telaio. Il compressore dell’aria, a Tyrex a due vie, è alloggiato sotto il sedile del passeggero e viene utilizzato per il gonfiaggio dei pneumatici.
L’assetto scelto è di tipo misto in quanto prevede molle Raptor 4×4 da +10 cm e ammortizzatori a gas Terrafirma regolabili in compressione, il tutto abbinato ad attacchi rialzati per gli ammortizzatori, tamponi di fine corsa maggiorati, coni guida molla posteriori e tubi freno allungati in funzione del rialzo. I nuovi puntoni posteriori con johnny joint lato telaio, compreso il trapezio superiore, provengono anch’essi dal catalogo Raptor, mentre all’anteriore sono stati utilizzati i puntoni del Patrol GR. Tutte le boccole sono state sostituite con altre in poliuretano.
Entrambi i ponti sono stati sostituiti con gli assali del Nissan Patrol Y60 aggiornati con coppie coniche del modello Y61 con rapporto 4.62:1 e differenziali bloccabili al 100% della ARB. Il ponte anteriore presenta una protezione artigianale della pera del differenziale.
In seguito al generoso rialzo dell’assetto gli alberi di trasmissione originali hanno dovuto lasciare il posto ad elementi Raptor 4×4 dotati di doppia crociera in uscita dal riduttore, oltre che rinforzati. Da notare anche la sostituzione del tamburo del freno di stazionamento originale con il sistema a disco.
Il motore è rimasto praticamente nella sua configurazione originale per mantenere inalterata l’affidabilità. Per aumentare la già notevole coppia disponibile è stato sostituito il turbocompressore originale con un elemento a geometria variabile prelevato da un’Audi A6 con motorizzazione 3.0 V6 TDI (che lavora a una pressione di XX bar) e la pompa del gasolio è stata ritarata per aumentare la portata. Lo scarico, poi, è stato accorciato per migliorare l’espulsione dei gas e risparmiare peso. Il nuovo filtro dell’aria della Sparco è stato posizionato sul cofano: la soluzione migliore, a detta di Paris, per evitare danneggiamenti allo snorkel laterale nei passaggi molto stretti.

MODIFICHE E COSTI

  • Turbocompressore Audi A6 600
  • Filtro aria Sparco 120
  • Alberi di trasmissione ant. e post. a doppia crociera Raptor 4×4 950
  • Ponti ant. e post. Nissan Patrol Y60 1.200
  • Coppie coniche Nissan Patrol Y61 4.62:1 600
  • Differenziali ant. e post. ARB bloccabili al 100% + compressore Tyrex 2 vie 2.000
  • Freno di stazionamento a disco 600
  • Kit rialzo assetto +10 cm Raptor 4×4 + ammortizzatori Terrafirma a gas 3.250
  • Cerchi in acciaio Tyrex 7×15 ET -25 con beadlock (4) 590
  • Pneumatici Silverstone MT-117 Xtreme 35×12.50 R 15 (4)  1.100
  • Verricello ant. Tyrex 9500 490
  • Verricello post. CTA 12000  450
  • Protezione serbatoio in alluminio 400
  • Roll cage esterno 1.650
  • Parafanghi ant. tubolari 1.140
  • Pedane laterali 170
  • Tree Slide (2) 200
  • Sedili ant. Sparco + cinture di sicurezza a 5 punti 240
  • Volante Sparco 180
  • Pedaliera OMP 80
  • Radio CB Magnum S45HP OmegaForce 210

Prezzi in euro IVA inclusa, manodopera esclusa

© 4×4 Magazine – RIPRODUZIONE RISERVATA

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