La mia Africa: il viaggio in solitaria di Charline Ribotta

Charline Ribotta è una viaggiatrice in solitaria di Lione. Dopo averla incontrata su Facebook a bordo del suo grande amico “Rafiki”, un Toyota Hilux equipaggiato da viaggio, abbiamo deciso di raccogliere e pubblicare una parte dei suoi intensi post quotidiani durante la permanenza in Zambia

Introduzione

Charline è nata in Francia e per metà della sua vita è cresciuta spostandosi con la famiglia in barca a vela, cambiando città e cambiando scuola frequentemente. Appena ha potuto, è andata a vivere all’estero. La sua prima esperienza, a Vancouver, le ha letteralmente cambiato e plasmato la vita. Da allora ha vissuto in diversi paesi fino a quando ha dovuto stabilirsi nel Regno Unito per lavoro nel 2015. A dicembre 2019 decide di lasciare il lavoro e di viaggiare per il mondo, a cominciare dall’Africa.

Oggi sta vivendo la più grande spedizione della sua vita. Da sola, a bordo del suo Pick Up Rafiki e i sogni che aveva sin da bambina. La necessità di vivere la vita nel suo pieno significato e nella sua più pura bellezza l’ha spinta a fare questa scelta.

“E sai cosa? A volte, nelle onde del cambiamento, troviamo la nostra vera direzione.

Andiamo in Africa!”

Togliti gli occhiali da sole

Non avevo idea di cosa postare stasera. Sono esausta perché gli ultimi tre giorni sono stati molto intensi. Ricordatevi che non pubblico storie in tempo reale e che ho lasciato questo posto magico di South Luangwa da un po’ di tempo.

Ho guidato tanto per così tante brevi distanze. La strada – o meglio dire le ‘piste’ – sono epiche e il panorama eccezionale. Ho attraversato alcune riserve meravigliose ed è anche questo il motivo per cui non posso fermarmi da nessuna parte. Ho sempre bisogno di raggiungere il prossimo campeggio prima che faccia buio ed è molto faticoso. Ma io la amo, amo questa avventura dal profondo del mio cuore.

Perché “togliti gli occhiali da sole”? Perché c’è una cosa che evito assolutamente: indossare gli occhiali da sole quando attraversiamo i villaggi mentre incontro la gente del posto. Come sono veri i popoli africani, in Africa non si può imbrogliare. Inoltre, amo gli occhi delle persone in generale, sì, non pensare che io sia pazza se guardo i tuoi occhi se un giorno ci incontreremo. Amo gli occhi, quindi penso sia giusto togliermi gli occhiali da sole, così che possano leggere anche nei miei occhi.

Su questa foto, indosso gli occhiali da sole, ovviamente, sto guidando nella natura selvaggia dello Zambia senza nessuno intorno. Inoltre, i miei occhi diventano molto luminosi e sensibili ad alta luminosità.

Comunque, penso che i nostri occhi riflettano la nostra anima e che gli occhiali da sole vadano tolti quando si comunica. Specialmente qui, in Africa.

Storia dietro le quinte

E queste foto? Eh sì, mi metto in posa e non è proprio naturale. Perché? Perché quando viaggi da solo non hai nessuno che ti fotografi durante la spedizione. Come funziona allora? Fermo la macchina, sistemo il treppiede, programmo la macchina fotografica e corro davanti al mio Rafiki. 3, 2, 1: fai finta!

Non importa molto, vero? Ma è sempre bello avere qualche ricordo, e a volte non solo nel cuore. E non solo per te. Ho una grande famiglia che segue ogni passo e mi piace condividere queste foto in posa con loro. E con te che segui il mio viaggio.

Comunque, tenete presente che faccio finta su ogni fotografia e non c’è possibilità di essere spontanei. Ma lasciate che vi dica una cosa: lo faccio con tutto il cuore, mi diverto e mi sento più felice qui in Africa. Sono così orgogliosa di continuare a lottare per ciò che amo di più. Mi metto in posa ma questo sorriso è autentico.

L’overland in tutta l’Africa ha sicuramente le sue sfide e non dimenticherò mai questa spedizione in solitaria.