Il fascino immutabile del Raduno di Gradisca

Posticipata a sabato 4 febbraio a causa dell’alluvione di dicembre, la 35esima edizione dello storico raduno friulano ha confermato la natura di evento imperdibile per gli appassionati, avendo registrato la partecipazione di quasi 600 veicoli

Il Raduno Internazionale 4×4 Città di Gradisca è sempre un importante punto di riferimento nel panorama internazionale del 4×4, sia per i numeri dei partecipanti che per la varietà dei programmi. Tanti i fuoristrada presenti anche a questa 35esima edizione del raduno, riservata solamente a quanti avevano completato l’iter di registrazione già lo scorso dicembre, quando le piogge torrenziali del periodo e la conseguente grande alluvione dei torrenti aveva imposto il rinvio al primo week-end di febbraio.


Poco meno di 600 sono i fuoristrada che hanno invaso pacificamente la località isontina formando una variopinta ed eterogenea marea di mezzi 4×4, da quelli storici ultrasettantenni, perfettamente restaurati e messi in bella mostra nel centro cittadino, ai raffinati SUV a cui era dedicato un apposito percorso.

Ma la massa dei partecipanti, come sempre, si è data appuntamento a Gradisca con i tradizionali 4×4, molti perfettamente di serie ma tanti, ancor di più, con modelli recenti ed estremamente performanti, veri e propri gioielli di meccanica ed in tanti nuovi casi anche a propulsione ibrida.


I primi arrivi si sono registrati già il giovedì sera e sono proseguiti per tutto il venerdì quando ad attendere i partecipanti vi era una grande ed accogliente piazza già preparata ed allestita per contenere tutti i 4×4 che si erano preventivamente registrati alla manifestazione. Nella grande ondata di veicoli molti erano gli stranieri con targhe da tutta la Mitteleuropa (Austria, Germania, Svizzera, Liechtenstein, Cechia, Croazia, Lituania, Serbia, Ungheria, Slovenia) ma anche da Olanda e Polonia. Il Bel Paese era presente con quasi tutte le regioni.

Nel primo pomeriggio di venerdì la tre giorni di off road partiva con il tour storico-fuoristradistico e la visita dei siti carsici dove si combatté la Prima Guerra Mondiale. Il percorso raggiungeva il Parco Ungaretti a Castelvecchio con la visita all’azienda ed un ristoro; poi il rientro a Gradisca dove, nel frattempo, era stato dato il via ad alcuni test 4×4.

All’alba di sabato 4 febbraio la piazza di Gradisca e le vie limitrofe si sono completate con l’arrivo degli ultimi partecipanti. Alle 8.00 il sindaco Tomasinsig dava il via al grande tour off road. La prima a scendere dalla rampa è stata la “Jeep di Sergio”, il compianto consigliere, vera e propria colonna del club, che tanto ha sempre fatto nel Gradisca 4×4. Per questo gli amici del GFI, il club organizzatore, hanno voluto che fosse proprio il suo veicolo ad aprire la kermesse.


A seguire sono partiti i veicoli istituzionali della Polizia di Stato e dei Vigili del Fuoco. Poi il via a tutti gli altri equipaggi speciali come quelli del Team Mobil 1-Fiorese Lubriservice e le Jeep di Prontoauto. Quindi, veniva per tutti il tanto atteso momento di salire sulla rampa di partenza e farsi immortalare nel servizio fotografico assieme a Elisa Molettieri, Miss Friuli Venezia Giulia.

Si partiva, quindi, per quel centinaio di chilometri in off road che hanno reso unico e “mitico” il Gradisca. Ad indicare il percorso vi era il classico road book, di varie colorazioni in base alla tipologia dei percorsi e al loro grado di difficoltà. Un primo percorso era indicato ai SUV o a chi era alle prime esperienze in fuoristrada. Si percorreva un territorio inizialmente pianeggiante e solo nella parte finale prendeva la direzione del Collio con i dolci saliscendi a ridosso del confine con la Slovenia.


Il secondo tracciato era più impegnativo e maggiormente avventuroso, e forse anche per questo è stato scelto dalla maggioranza degli equipaggi. Vi erano continue discese e risalite dei torrenti ghiaiosi, per gran parte in secca ma con diverse situazioni di fondo cedevole dove i piloti potevano esprimere le proprie capacità di guida e la performance del loro 4×4. A metà itinerario le difficoltà aumentavano con delle varianti che comprendevano i guadi del Natisone e dello Judrio, dove era richiesta una buona capacità di guida del pilota per saper applicare la miglior andatura e la più idonea traiettoria di attraversamento.

Terminati i lunghi guadi, il road book portava i partecipanti a salire nella zona del Collio, in mezzo a vigneti e strette mulattiere, piuttosto impegnative. Solo all’imbrunire cessavano le proposte di percorsi off road e tutti avevano modo di rientrare a Gradisca, non prima di aver percorso alcuni tracciati tortuosi ricavati nella golena del fiume Isonzo.


Come consuetudine del raduno di Gradisca, diverse sono state nella giornata le soste ristoro. Si era iniziato con la classica piccola pausa alla Toretta di Tapogliano e poco dopo si raggiungeva la trattoria De Cecco a Buttrio dove venivano serviti i “fusi di Barone”, specialità tipica del territorio goriziano-triestino-istriano. Quindi si sono susseguiti i ristori presso Monviert a Spessa di Cividale, Al Granatiere a Scriò di Dolegna del Collio ed infine Russiz Superiore a Capriva del Friuli.

Alle 19.00, nella sala teatrale Bergamas, alla presenza dell’amministrazione comunale di Gradisca d’Isonzo, le premiazioni hanno chiuso la giornata. Vincitore del raduno, quale club ospite meglio classificato e più numeroso con 16 equipaggi, ha nuovamente trionfato, per il sesto anno consecutivo, il Geländewagenfreunde a cui è andato il trofeo BFGoodrich consegnato da Fabio Salamone in rappresentanza del marchio americano. Al secondo posto tra i club stranieri si è classificato il Bavarian Jeepers, terzo l’On&Off Road Karnburg. Primo tra i club italiani il Jpster che è stato premiato con il trofeo BFGoodrich; secondo posto per il Cherry Club 4×4 e terzo per i Beverendi 4×4.


I piloti più giovani al raduno erano Saša Plesniar, classe 2004, e Alexander Radler, classe 2000, ed un premio è stato assegnato anche a Michael Emde per aver fatto tutto il percorso con il proprio figlio di neanche due anni di età. Tra i partecipanti più longevi sono stati citati Sandro Ghisoni e Rudolf Kroker.

La classifica del test 4×4 ha visto primeggiare Andrea Anastasio seguito da Saša Plesniar e Michele Voivoda. Nei test, primo posto a pari merito per Rolands Cizikaes (Lituania), Raphael Huser (Svizzera), Florian Noltin (Austria) e l’italiano Renzo Morelli.

Ovviamente fuori classifica è stato citato anche il GFI Alpe Adria per i suoi 53 equipaggi iscritti. Presente al raduno anche il gruppo di autostoriche CRCS con 13 mezzi, che hanno seguito un programma diversificato del raduno ma comunque su percorsi off road di un certo impegno.


Per alcuni partecipanti il weekend nell’Isontino si è prolungato anche domenica con altre prove 4×4 nonché un secondo tour storico basato su dei brevi percorsi off road e visite guidate al Sacrario di Redipuglia e ad alcuni siti carsici, contesi nella Prima Guerra Mondiale.

Sponsor ufficiali della manifestazione sono stati BFGoodrich, Jeep Prontoauto, Mobil 1 Fiorese-Lubriservice, Euro4x4parts, Dentesano, Cassa Rurale Friuli Venezia Giulia, Rock’s 4×4, Barone, ZC4x4, Elicar nonché quelli istituzionali come Regione Friuli Venezia Giulia, Turismo FVG e diversi Comuni tra i 28 in cui si estendono i percorsi del raduno.

La manifestazione è stata organizzata come sempre dal Gruppo Fuoristradistico Isontino Alpe Adria, sotto l’egida della CSEN, con un centinaio di addetti lungo il percorso e alla logistica. Il raduno contribuirà nuovamente ad alcuni sostegni economici per iniziative benefiche.

Con questa 35esima edizione ed i suoi 576 equipaggi al via (a cui vanno aggiunti 42 veicoli di assistenza e 8 trattori), il numero dei fuoristrada di tutte le edizioni del Gradisca è salito a quota 19.322.

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