L’azienda di Giussano, leader nei restauri legati al marchio Land Rover, ci racconta la storia legata a un lavoro durato un anno su una 109 Series 2
Testo di Franco Picchiottini – Foto di Elfo Picchiottini
Alessandro ha iniziato ad appassionarsi alle Land Rover dopo aver visto una Defender 90 dell’esercito inglese. L’auto sprizzava forza, rudezza e determinazione da ogni centimetro di lamiera.
I militari inglesi la chiamavano Wolf (lupo), ma era l’acronimo di “Wheel on left flank”, per il fatto che la ruota di scorta era fissata sul lato sinistro della carrozzeria.
Un mezzo militare dismesso dall’esercito inglese, ma ancora validissimo per le scampagnate sulle strade bianche, sia quelle coperte di sabbia della Sardegna che quelle di neve delle Alpi.
La Wolf veniva portata una volta all’anno in officina per l’abituale tagliando. Durante uno dei “check up”, Alessandro notava sotto un portico una 109 Series 2 militare. Ben trent’anni in più della sua Wolf: un colpo di fulmine che piano piano lo convinse a farla restaurare.
La 109 era completa di tutto e con carrozzeria e telaio in buone condizioni. Grazie al rimessaggio al coperto degli ultimi quaranta anni. Inoltre dopo la dismissione dall’esercito inglese, sull’onda dell’entusiasmo dei viaggi in Africa negli anni ‘70 e ‘80 il primo proprietario aveva fatto controllare tutta la meccanica, ma poi per problemi di tempo e di lavoro non l’aveva mai usata ricoverandola in un capannone.
Trascorsi una decina di giorni la 109 è già in officina, dove viene lavata e pulita in ogni piccolo angolo, smontata e con tutti i gruppi meccanici disassemblati.
Dopo la sabbiatura il telaio viene controllato e vengono sostituite solo alcune piccole parti con ruggine profonda. Anche i ponti vengono sabbiati e successivamente il tutto viene verniciato con fondo e vernice semilucida nera bicomponente. Questo trattamento sarà poi eseguito a tutti i particolari di ferro verniciati in nero come in origine.
I ponti saranno rimontati con tutti i cuscinetti, i cortechi e le guarnizioni nuove. Il ponte anteriore avrà il benefit di due freni a disco anteriori autoventilanti che con il servo-freno miglioreranno di gran lunga la frenata. Vengono montate le balestre paraboliche che con la loro particolare curvatura aumentano sensibilmente il comfort sia su strada che in fuoristrada.
Anche il gruppo cambio e riduttore sarà completamente revisionato e verranno montati due alberi di trasmissione nuovi.
L’impianto elettrico è totalmente nuovo con alcune modifiche per renderlo ancora più sicuro e funzionale.
E il motore? Beh, è il cuore di tutto il progetto!
Viene mantenuto quello di serie, ma completamente rivisto per poter raggiungere tiro e potenza superiori.
Mentre lavoriamo sulla meccanica, tutta la carrozzeria viene portata a lamiera nuda, solo il bulkhead aveva un po’ di corrosione in alcune zone che verranno pertanto riparate con pezzi nuovi.
Per quanto riguardava il colore della carrozzeria, poiché la 109 sarebbe rimasta per parecchio tempo in Sardegna, Alessandro decise di farla verniciare in livrea Sand. Esattamente come le Land Rover militari che venivano usate nei paesi desertici.
Un anno di lavoro ed ecco la 109 Series 2 finita e pronta per delle belle gite lungo le splendide coste e il selvaggio entroterra della Sardegna!
Per ulteriori informazioni potete visitare il sito www.landroverteam.it.
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