Toyota Land Cruiser GRJ76 by Totani – A CACCIA DI AVVENTURE

Con poche modifiche mirate, che come di consueto prevedono l’utilizzo di accessori dalla qualità al top, il preparatore aquilano ha completato un fuoristrada già di base decisamente valido e affidabile, rendendolo un 4×4 perfetto per affrontare grandi viaggi

Testo e foto di Francesco Fatichenti

I PRO
– Motore potente ed elastico
– Guidabilità su strada e fuori
– Preparazione di base completa

I CONTRO
– Escursione sospensioni posteriori solo discreta
– Consumi elevati

Silvio Totani

IL PREPARATORE
TOTANI OFF ROAD TECHNOLOGIES
Strada Statale 615, per Pianola
67100 L’Aquila
TEL.: 0862-410230
WEB: www.totani.it
MAIL: info@totani.it

La serie 70 delle Land Cruiser di Toyota è una delle più longeve gamme di fuoristrada “puri e duri” mai prodotte. In Europa non viene importata ufficialmente dalla Casa, ma a renderla disponibile in Italia ci pensa l’aquilana Totani, concessionaria del marchio giapponese e storico preparatore di veicoli 4×4.

La serie 70 è disponibile in Italia con l’unica motorizzazione che rispetta la normativa antinquinamento Euro 6d temp, il 4.0 V6 a benzina da 228 o da 272 cavalli, e in 4 varianti di carrozzeria: passo corto a 3 porte (GRJ71); passo intermedio a 5 porte (GRJ76); passo lungo a 3 porte (GRJ78); pick up, a cabina singola e doppia (GRJ79). Di ognuna c’è la versione base e la più accessoriata LX.

Protagonista di questo servizio è una GRJ76 model year 2020, la versione più versatile: con i suoi 4,73 metri di lunghezza si presta bene sia al fuoristrada alpino che ai viaggi a medio e lungo raggio. Per quest’ultimo impiego risulta preferibile anche alla 78, perché offre comunque una capacità di carico notevole senza gli ingombri e il peso elevati della versione a passo lungo.

Il proprietario ha scelto la GRJ76 nella versione più potente e l’ha fatta allestire dalla stessa Totani in previsione dell’utilizzo nei raid africani. Considerate la completezza e l’affidabilità della meccanica, gli interventi effettuati dal preparatore si sono concentrati sul miglioramento dell’assetto, e quindi della guidabilità, e sulle indispensabili dotazioni dell’esterno e dell’abitacolo.

Pur rimanendo una gamma di fuoristrada spartani, votati all’impiego gravoso, negli ultimi anni la serie 70 è stata aggiornata e allineata alla normativa europea con l’introduzione di serie su tutte le versioni dell’ABS, dei controlli elettronici di trazione e di stabilità e degli airbag frontali.

Normalmente la GRJ76 è una classica trazione posteriore con anteriore inseribile. Tra gli accessori originali Toyota che si possono ottenere a richiesta figurano i differenziali anteriore e posteriore bloccabili manualmente al 100% e la trazione integrale permanente, realizzata grazie ad un ripartitore con terzo differenziale centrale (bloccabile).

Per avere una GRJ76 LX standard occorrono 57.700 euro chiavi in mano (Iva inclusa). Il tempo di attesa è di almeno 4 mesi.

A muovere questa GRJ76 è il 6 cilindri a V di 3.956 cm3 (sigla 1GR-FE) nella versione più potente, che sviluppa 272 cavalli a 5.200 giri e una coppia massima di ben 44 kgm a 3.800 giri, grazie alla fasatura variabile elettronica delle valvole. La presenza di ben 4 catalizzatori gli permette di rispettare la normativa Euro 6d temp. È un propulsore compatto, molto leggero e affidabilissimo dato che Toyota lo utilizza da diversi anni, sempre affinato, in tanti suoi modelli. Date le già ottime performance di serie, il motore non è stato modificato.

La vettura è provvista di serie di uno snorkel, realizzato dalla stessa Toyota, che prolunga l’aspirazione dell’aria a livello del tetto.

La batteria originale è stata sostituita con una più performante Optima BlueTop da 75 Ah.

Per limitare la possibilità di intasamento del pacco dei radiatori è stata applicata frontalmente una rete metallica tipo zanzariera.

Nel vano motore trova posto anche un compressore dell’aria bicilindrico dell’ARB, che alimenta un impianto comprensivo di un serbatoio e tre attacchi rapidi.

Entrambi i differenziali sono bloccabili manualmente al 100% elettricamente (optional originale Toyota).

Al 4.0 V6 viene abbinato solo un cambio manuale a 5 rapporti con ripartitore-riduttore. La trazione standard è posteriore con anteriore inseribile, ma a richiesta si può avere il ripartitore con terzo differenziale centrale che realizza una trazione 4×4 permanente.

L’assetto è stato rialzato di 6 cm sia davanti che dietro. All’avantreno troviamo molle elicoidali della Old Man Emu rinforzate (+120 kg). Per gli ammortizzatori si è scelto il livello top oggi disponibile sul mercato italiano: si tratta dello Step 4 della ORAM in versione raid, ovvero con serbatoio del gas maggiorato per evitare il surriscaldamento dell’olio e con stelo leggermente maggiorato. Sono regolabili sia in compressione (32 scatti) che in estensione (28 scatti).

La corretta inclinazione del ponte anteriore è stata ripristinata con il caster kit della Old Man Emu.

Al retrotreno, le rigide balestre originali hanno lasciato il posto a nuove balestre della Old Man Emu che, pur essendo da carico (+800 kg), permettono una maggiore escursione del ponte. Anche qui troviamo gli ammortizzatori ORAM Step 4.

Nuovi anche i biscottini delle balestre della Old Man Emu, di altezza standard ma ingrassabili.

La vettura “calza” nuovi pneumatici ben più idonei per l’off road rispetto agli originali, dei BFGoodrich Mud Terrain KM3 di misura 285/75 R 16, montati su cerchi in lega Braid FullRace 7×16″ con ET -10, che allargano la carreggiata migliorando la stabilità.

Il frontale è ben protetto da un robusto ma al contempo leggero paraurti in acciaio realizzato da Equipe 4×4, il cui profilo migliora notevolmente l’angolo di attacco. Su di esso è fissato un verricello Warn Zeon 12-S da 5,4 tonnellate, caricato con cavo tessile. Inferiormente il paraurti si raccorda con una piastra di alluminio che protegge la tiranteria dello sterzo.

Il paraurti posteriore è rimasto quello originale. Da notare il supporto per la tanica fissato all’anta sinistra del portellone, un accessorio originale Toyota.

L’impianto dell’aria compressa include un serbatoio da 7,5 litri collocato sotto il pianale e tre attacchi rapidi: uno nel vano motore, uno sotto il sedile del passeggero e uno nel bagagliaio.

I sedili anteriori sono stati sostituiti con dei più comodi Recaro anatomici, che hanno richiesto la costruzione di staffe di fissaggio ad hoc.

Alla guida della GRJ76 firmata da Totani si resta estasiati, in primis, dalla generosità del motore, che vanta una gran quantità di coppia a tutti i regimi, anche bassissimi, persino più del vecchio 4.2 diesel aspirato, con il vantaggio di un arco di utilizzo ben più ampio di un’unità a gasolio e di una velocità di erogazione impressionante. Un motore “infinito” lo definisce Silvio Totani.

Molto progressivo e facilissimo da guidare, il V6 in effetti si dimostra sempre all’altezza quando si tratta di superare un ostacolo di potenza o di prendere rapidamente velocità per valicare un’altissima duna. E su strada è in grado di lanciare con disinvoltura la vettura fino alla velocità massima – autolimitata – di 180 km/h.

Sembrerà strano, ma con la GRJ76 le marce ridotte si usano assai di rado. Infatti la corposa coppia motrice, unita alla rapportatura corta delle marce normali permette di limitare l’uso dei rapporti ridotti (che sono davvero molto corti, da trial) a poche, particolari situazioni di impasse.

Il rovescio della medaglia, come per la maggior parte dei fuoristrada, è il consumo di carburante: su strada, in media, si percorrono tra i 7 e i 9 km con un litro di benzina.

L’assetto, rialzato ma ben più performante dell’originale, ha reso la GRJ76 molto più stabile nell’ingresso in curva e nel fuoristrada veloce, nonché più reattiva e più precisa. E anche sul tecnico le sospensioni lavorano meglio: le balestre posteriori sono robuste ma rispetto a quelle di serie consentono anche una discreta escursione.

Solo l’ABS, come al solito, si dimostra limitante in alcune situazioni fuoristradistiche, per cui il preparatore ha in programma di aggiungere un interruttore per poterlo escludere insieme al controllo di trazione.

MODIFICHE E COSTI

Batteria Optima BlueTop 75 Ah – 385 euro
Rete (zanzariera) di protezione radiatori motore – 40 euro
Caster kit Old Man Emu – 173 euro
Ammortizzatori ORAM Step 4 +6 cm con supporti serbatoi e protezione steli posteriori (4) – 3.477 euro
Molle ant. Old Man Emu +120 kg +6 cm (2) – 250 euro
Balestre post. Old Man Emu +800 kg +6 cm (2) – 820 euro
Boccole per perni ingrassabili (2) – 95 euro
Cavallotti per balestre (4) – 67 euro
Kit perni ingrassabili Old Man Emu – 119 euro
Kit biscottini standard ingrassabili – 147 euro
Cerchi in lega Braid FullRace 7×16″ ET -10 bianchi (5) – 1.819 euro
Pneumatici BFGoodrich Mud Terrain KM3 285/75 R 16 (5) – 1.579 euro
Paraurti ant. Equipe 4×4 con porta verricello, piastra para tiranteria e baffi laterali – 1.498 euro
Verricello Warn Zeon 12-S da 5.443 kg con cavo tessile e telecomando a filo – 1.985 euro
Compressore bicilindrico ARB – 511 euro
Serbatoio aria 7,5 litri – 96 euro
Kit 3 allacci rapidi per aria + tubi e raccordi – 100 euro
Sedili ant. Recaro (2) – 1.800 euro
Basi sedili ant. (2) – 200 euro

Prezzi IVA inclusa, manodopera esclusa

© 4×4 Magazine – RIPRODUZIONE RISERVATA

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